Camminata alla cima di Colle San Rizzo con pagnotta da Don Minico 9 settembre 2025 Alle 19 al parcheggio di 4 strade eravamo presenti: Filippo Cavallaro, Chiara Calarco con una amica ed un cane (Olivia) , Flavia De Carlo, Giovanna Mangano un amico, Giuseppe Finanze, Angela Giuffrida con una amica, Teresa Oliveri, Ileana Padovano e Salvo Rotondo con la coppia Marino loro amici, e Ciccio Briguglio, a questi si aggiungevano nell’ottica del tema “Un invecchiamento attivo” della Giornata mondiale della Fisioterapia, i dottori: Nino Morano, vice presidente dell’Ordine dei fisioterapisti (Ofi) di Messina, Anna Rita Maio, già consigliere eletto di Ofi Messina, Mariachiara Ceccio e Francesco Bonanno del gruppo di ricerca in Fisioterapia di Unime.I primi ad arrivare alle 18.30 a 4 strade eravamo stati Filippo, Mariachiara e Francesco accolti da un gigantesco arcobaleno che coronava il chiosco e da una attenta Anna Giordano, nota a Mariachiara e Francesco per una conferenza TedX da lei tenuta, a cui parteciparono. Anna ci parla delle rondini e del passaggio di rapaci in migrazione. Avviso Paolo Mazza che più tardi saremo una ventina ad approfittare della “pagnotta alla disgraziata” e del fresco, offrendo se permette una cantata e delle poesie per la Giornata mondiale della fisioterapia. Grande l’accoglienza e la disponibilità. Alle 19.15 dopo una presentazione della giornata e dei rappresentanti dei fisioterapisti si parte per la breve camminata di circa 500 metri che ci porterà sulla cima di Colle San Rizzo. Durante la camminata i fisioterapisti, come successo già altre volte, hanno eseguito il 6 minute walking test che ha dato come risultato (6mwt = 350mt) una condizione complessivamente buona relativamente alle abilità legate al cammino che corrispondono oltre alla funzione osteoarticolare e muscolare anche alla performance cardiocircolatoria ed alla efficienza respiratoria, inoltre in considerazione del percorso in buona parte sterrato nel bosco sono state valutate la funzione dell’equilibrio sia come componente vestibolare che di coordinazione anche nell’imbrunire quando gli atteggiamenti posturali anticipatori vengono limitati da una diminuzione delle informazioni visive. Tutte funzioni, se esercitate, prevengono il rischio di caduta.Arrivati in cima al colle tutti hanno apprezzato la bellezza del posto, la presenza di tavoli e panche per il pic nic e di una struttura muraria molto deteriorata.Viene descritto il luogo che fu sede di uno degli scontri che precedettero la battaglia di Nauloco, dopo l’uccisione di Giulio Cesare, conclusa con uno scontro navale nel Tirreno tra capo Rasocolmo e capo Milazzo che vide la vittoria delle truppe di Ottaviano Augusto e Caio Duilio su quelle di Pompeo e Bruto. Questa storia fu la prima che Filippo Cavallaro realizzò come cantastorie e così viene anticipato il seguito della Giornata che vedrà un cantastorie ed un poeta fisioterapisti esibirsi. Si è tornati verso don Minico mentre sul bosco lentamente calava il buio.Al chiosco erano arrivati i fisioterapisti Filippo Faillaci, poeta, ed Antonella Angileri con una coppia di amici.Intanto si erano fatte le 20 e si invitano tutti a comprare da mangiare e bere mentre si prepara la scena. Vengono montati tre cartelloni da cantastorie, uno da sfondo con un leggio e due laterali a destra e sinistra come a chiudere e definire lo spazio tra palco e platea, e mentre ci si sistemava nei tavoli a cui erano accomodati altri clienti arrivavano Marcello, Stella ed Emanuele.Si sente il canto da carrettiere “A Funnachiddota” e comincia lo spettacolo con una seconda cantata alla carrittera “Turnaiu a lu paisi” eseguiti da Filippo Cavallaro che passava la scena a Filippo Faillaci il quale recitava le sue rime alternando episodi di vita per cui la poesia lo ha distratto. Intanto venivano distribuite le spillette che il presidente aveva preparato. La conclusione è con la cantata in onore di Gaetano Alessandro ragazzo di carattere che dal momento in cui per una malattia cardiaca conosce il mondo della disabilità si promuove “paladino” dei diritti e sostenitore dei bisogni sanitari e sociali delle persone fragili che chiedono risposte e soddisfazione. La chiusura della serata è stata di Paolo Mazza che ci ha fatto notare come anche la Luna era arrivata per partecipare.Alle 21.30 ognuno ha cominciato ad andare via.Ultimi per smontare le scene sono rimasti Filippo, Mariachiara, Francesco , Chiara e la sua amica con il cane a cui Filippo si è permesso di far assaggiare una bibita a base di sciroppo di mandarino.Questo Diario di bordo è stato redatto da Filippo Cavallaro
Trekking notturno del 5 settembre 2025
Trekking notturno del 5 settembre 2025 alla pineta dell’Arielle.Appuntamento alle 20,00 all’Immacolata. Partecipanti: Flavia De Carlo, Francesco Pagano, Antonella Rotondo, Ciccio Briguglio, Chiara Calarco, Giovanna Mangano, Teresa Oliveri, Luisa Inferrera e due nuovi amici, Roberto e Mariagrazia.Abbiamo aspettato invano Anna Costalunga e siamo partiti alle 20,10Parcheggiate le macchine alla piazzetta vicino alla chiesetta dello Scoppo abbiamo iniziato il cammino lungo la salita verso Scirpi.La splendida luna quasi piena illuminava la strada, superata la frana che ha interrotto la strada lo scorso inverno , abbiamo proseguito sulla trazzera dal fondo acciottolato incassata tra due muri in mattoni e siamo entrati in un terreno privato.Superati i ruderi in muratura della masseria , un tempo residenza di sei famiglie di coloni che curavano la vasta proprietà, abbiamo preso la salita a destra che , in una decina di minuti, ci ha portati sul sovrastante pianoro. Mentre salivamo abbiamo visto un riccio e tantissime spine di istrice che Luisa ha raccolto. Roberto è rimasto strabiliato da un volto di Messina che non conosceva ed ha cominciato a scattare fotografie da quando abbiamo cominciato a vedere il traliccio dopo i ruderi.In alto soffiava un vento sostenuto, ma la temperatura era gradevole e la luna splendente, il panorama eccezionale della città, dello Stretto e della Calabria compensavano largamente il fastidio. Dopo aver scattato una serie di foto, affascinati dallo spettacolo, sconosciuto da diversi dei presenti, nonostante la vicinanza della città, abbiamo consumato la nostra cenaTrekking notturno del 5 settembre 2025 alla pineta dell’Arielle.Appuntamento alle 20,00 all’Immacolata. Partecipanti: Flavia De Carlo, Francesco Pagano, Ciccio Briguglio, Chiara Calarco, Giovanna Mangano, Teresa Oliveri, Luisa Inferrera e due nuovi amici, Roberto e … Abbiamo aspettato invano Anna Costalunga e siamo partiti alle 20,10Parcheggiate le macchine alla piazzetta vicino alla chiesetta dello Scoppo abbiamo iniziato il cammino lungo la salita verso Scirpi costeggiando la storica fontana con un bel lavatoio pieno di erbacce e rifiuti che sarebbe bello rimettere in efficienza per ricordare un passato non troppo lontano. La splendida luna quasi piena illuminava la strada, superata la frana che ha interrotto la strada lo scorso inverno , abbiamo proseguito sulla trazzera dal fondo acciottolato incassata tra due muri in mattoni e siamo entrati in un terreno privato.Superati i ruderi in muratura della masseria , un tempo residenza di sei famiglie di coloni che curavano la vasta proprietà, abbiamo preso la salita a destra che , in una decina di minuti, ci ha portati sul sovrastante pianoro. Mentre salivamo abbiamo visto un riccio, che Chiara ha fotografato, e tantissime spine di istrice, qualcuna raccolta da Luisa. Roberto è rimasto strabiliato da un volto di Messina che non conosceva ed ha cominciato a scattare fotografie da quando abbiamo cominciato a vedere il traliccio dopo i ruderi.In alto soffiava un vento sostenuto, ma la temperatura era gradevole e la luna splendente, il panorama eccezionale della città, dello Stretto e della Calabria compensavano largamente il fastidio. Dopo aver scattato una serie di foto, affascinati dallo spettacolo, sconosciuto da diversi dei presenti, nonostante la vicinanza della città, abbiamo spento le luci e illuminati dalla luna, abbiamo consumato la nostra cena e ripreso la via del ritorno raggiungendo le macchine alle 22,50.Questa prima attività del nuovo anno sociale è stata molto apprezzata e alcuni hanno espresso la speranza che la speculazione edilizia non distrugga questo luogo incantato.Questo diario di bordo è stato redatto sulla base delle informazioni ricevute da Flavia De Carlo.